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Nikobikes ci sorprende ancora una volta con questo Harley-Davidson Dyna Club Style “differente”, stracolmo di artigianalità e declinato in salsa sportiva

Nikobikes è una realtà assai eclettica: la sua colonna portante, Niko, ama spaziare tra i vari generi dell’universo custom, e mai con proposte banali. In questo caso il cliente gli ha chiesto di allestire, ma sarebbe meglio dire “inventare”, l’Harley-Davidson Dyna Club Style che vedete nelle foto. William, questo il suo nome, desidera che sia montato il cupolino di un Low Rider ST, ma oltre a questo vorrebbe poter viaggiare con la moglie velocemente e in modo confortevole, divertendosi anche con una guida sportiveggiante, e tutto questo su una moto decisamente originale per soluzioni tecniche ed estetiche.

  

I “desiderata” sono davvero importanti, ma Niko non si perde d’animo e si mette all’opera per accontentare il cliente nel migliore dei modi. Una delle prime “perle” che salta agli occhi è il telaio, pesantemente modificato. Dai travi discendenti della doppia culla vengono asportate grandi porzioni di tubo, sostituite con elementi ricavati dal pieno e lavorati con al CNC. Si tratta di una soluzione assolutamente nuova e originale, ben evidenziata da una verniciatura ad hoc. Sua naturale prosecuzione è il forcellone: anche in questo caso si parte dal componente di serie e lo si modifica con l’utilizzo di parti ricavate dal pieno, ad evidenziare la sportività del mezzo.

Questa caratteristica, come avrete capito, è un’importante chiave di lettura di questo Dyna, e la ritroviamo in tutta la ciclistica. All’avantreno una forcella Rebuffini a steli rovesciati fa bella mostra di sé con la sua anodizzazione nera e il trattamento DLC - dello stesso colore - sugli steli da 48 mm. Lavora accoppiata a piastre dello stesso marchio, griffe che fornisce anche l’intero impianto frenante: pinze a montaggio radiale, grandi dischi con profilo a margherita (realizzati in collaborazione con Galfer) e pompa radiale al manubrio. Il tutto si replica al retrotreno, dove troviamo due ammortizzatori Bitubo, altro fornitore di pregio. Perfetto complemento sono i cerchi Pedrali, realizzati in alluminio lavorato CNC con puleggia abbinata. La finitura di queste ruote è particolare: sono verniciate con lo stesso schema della carrozzeria, ma di questo parleremo più avanti.

  

Anche il Twin Cam riceve le giuste attenzioni, sia a livello tecnico che estetico. Al suo interno vengono installate camme Andrews, mentre la centralina viene rimappata per ottimizzare le curve di potenza e coppia, nuovo servizio offerto dal preparatore di Cologno al Serio. Per migliorare l’aspirazione poi si utilizza un kit Rebuffini accordato ad uno scarico dell’americana Two Brothers. Poche righe sopra si citava anche l’estetica: grazie alle cover trasparenti di Roland Sands (azienda che fornisce anche i coperchi delle testate) è possibile osservare il funzionamento della distribuzione e del cambio. Ma attenzione, perché anche sul propulsore troviamo un esempio dell‘abilità artigianale di Nikobikes: in officina infatti si realizza il nuovo “finestrino” della primaria, un oblò in plexiglass resistente a calore e vibrazioni. All’inizio di questo articolo è stato menzionato il fairing di derivazione Low Rider ST: per accontentare William l’accessorio in questione viene adattato al telaio del Dyna con un montaggio non esattamente “plug & play”. Una volta portato a termine il lavoro, però, sembra che il pezzo sia sempre stato lì!

Molto altro viene fatto poi per creare un look originale e personale, con tocchi squisitamente “performance”. Un intervento importante riguarda il serbatoio benzina, i cui fianchi vengono lavorati artigianalmente per creare delle svasature e aggiungere delle prese d’aria. Lo stesso trattamento prosegue sulle borse laterali, in modo da creare continuità stilistica. Per accentuare l’immagine sportiva, infine, non poteva mancare un dinamico puntale. Creato da zero in lamiera di ferro, aderisce perfettamente al telaio modificato. Grande impegno viene profuso anche nello studio della grafica e degli accostamenti cromatici. La prima evidenzia ancora una volta l’indole sportiva del mezzo, è grintosa e dinamica: persino il Bar & Shield sulle borse sembra muoversi anche a moto ferma! Per i colori viene scelto un grigio Nardò, tinta pastello di origine Audi, affiancato da un classico nero. Infine il rosso, deliberato dopo diverse prove su lamiere di varie conformazioni: l’obiettivo, pienamente riuscito, era quello di intonarsi al colore delle parti anodizzate sotto qualsiasi luce. Si tratta di un punto debole di molte realizzazioni, qui invece risolto alla grande. E guai a dimenticarci dell’autore, l’ormai collaboratore fisso Lorenzo Dox Dossena, che presso la sua Dox Art Factory si occupa della complessa verniciatura. Naturalmente anche il lavoro sui cerchi è opera sua con l’applicazione, veramente ostica, delle tre tinte prescelte. Nonostante queste difficoltà pare che lui e Niko siano ancora amici!

 

Su questo full custom troviamo ovunque pezzi di pregio, come parafango anteriore in carbonio, comandi al manubrio, specchi e pedane tutti forniti da Rebuffini. Il parafango posteriore invece è quello di serie, modificato però da Niko. Quest’ultimo scova nel catalogo Arlen Ness un’autentica chicca, la coppia di fanalini posteriori. Sono minuscoli, piazzati sui lati del parafango, ma hanno tutte le funzioni: luci di posizione, stop e indicatori di direzione, e sono assai luminosi. Anche l’unico strumento installato, uno sportivo Koso Racing digitale, è molto utile e completo, infatti nonostante l’aspetto essenziale è dotato di svariate funzioni, contamarce compreso. Questi sono tutti esempi della portata del lavoro di Niko, che per questa special ha dato veramente molto, con una cura dei dettagli al limite del TSO. Scherzi a parte, si nota davvero un gran lavoro: persino i bulloni sono ricoperti da cover. Tutta questa fatica si è tradotta nei meritati riconoscimenti ottenuti all’ultimo Motor Bike Expo di Verona, lo scorso inverno: ben cinque, tra cui i primi premi nei campionati Club Style, sia italiano che europeo. Bravo Niko! 

Testo: Andrea Bergamini | Foto: Daniele Grassi

 

SCHEDA TECNICA

PROFILO
NOME DELLA MOTO: Dyna RS 33
MARCA E MODELLO DELLA MOTO: Harley-Davidson FXD Dyna Super Glide
ANNO DI IMMATRICOLAZIONE: 2008
PROPRIETARIO: William
PREPARATORE: Nikobikes – Cologno al Serio (BG) – 327/63.21.467 - FB Nikobikes – IG @nikobikes.legendary.cycles
TEMPO DI LAVORAZIONE: 10 mesi

MOTORE E TRASMISSIONE
CILINDRATA:
1584 cc – 96 c.i.
LAVORAZIONI:
camme Andrews
CARBURATORE:
iniezione elettronica con rimappatura by Nikobikes
FILTRO DELL’ARIA:
kit aspirazione Rebuffini Performance
AVVIAMENTO:
elettrico
ACCENSIONE:
elettronica
SCARICO:
2-in-1 Two Brothers Racing
TRASMISSIONE FINALE:
a cinghia
CAMBIO:
stock a 6 marce

CICLISTICA E TELAIO

TELAIO: stock modificato da Nikobikes
FORCELLA:
a steli rovesciati da 48 mm Rebuffini Performance, pluriregolabile, trattamento DLC nero
RUOTA ANT.:
Pedrali Wheels Hurricane 19”
PNEUMATICO ANT.:
Metzeler Cruisetec 100/90 – 19
FRENO ANT.:
doppio disco con profilo a margherita Galfer/Rebuffini, pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini Rebuffini 
FORCELLONE POST.:
stock modificato da Nikobikes
AMMORTIZZATORI POST.:
Bitubo
RUOTA POST.:
Pedrali Wheels Hurricane 17”
PNEUMATICO POST.:
Metzeler Cruisetec 160/70 – 17
FRENO POSTE.:
disco con profilo a margherita Galfer/Rebuffini, pinza ad attacco radiale Rebuffini 

PARTI SPECIALI / LAVORAZIONI

SERBATOIO: Nikobikes
PUNTALE: Nikobikes
CUPOLINO: Low Rider ST adattato da Nikobikes
PIASTRE: Rebuffini
POMPA FRENI: radiale Rebuffini
MANOPOLE: Rebuffini
RISERS: Rebuffini
SPECCHIETTI: Rebuffini
PEDANE: Rebuffini
STRUMENTAZIONE: Koso Racing
COVER DISTRIBUZIONE, CAMBIO E TESTATE: Roland Sands Design
OBLÒ PRIMARIA: in plexiglass by Nikobikes
PULEGGIA: Pedrali Wheels
CERCHI: Pedrali Wheels
PARAFANGO ANT.: Rebuffini in carbonio
PARAFANGO POST.: stock modificato da Nikobikes
SELLA: Saddlemen
FANALE ANT.: Harley-Davidson Low Rider ST
FANALE POST.: Arlen Ness

FINITURE
COLORE:
grigio Nardò Audi, nero, rosso
VERNICIATURA:
Lorenzo Dox Dossena

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